Cane positivo alla Leishmaniosi con un titolo anticorpale basso positivo e manifestazioni cutanee della malattia.
Terapia standard glucani allopurinolo.
Effetti attesi.
Partiamo dal primo punto.
Teniamolo a mente: La stadiazione della malattia non si può fare dal titolo anticorpale.
Mi spiego meglio.
Avrete visto che i titoli anticorpali sono divisi in scale:
Alto positivo
Negativo
Dubbio
Basso positivo
Medio
Questo però non può essere preso come input o ranking o gravità della malattia. Infatti è possibile avere bassi positivi con gravi forme sistemiche, oppure alti positivi totalmente asintomatici. Inoltre il titolo anticorpale varia in modo ancora sconosciuto nel tempo, senza che vi sia una vera variazione della compromissione sistemica. Dopo la terapia rimane nel range alto positivo per tanto tempo, portando ad errori interpretativi e rischi di sottovalutare situazioni gravi o, al contrario, sovrappesare situazioni stabili o addirittura guarigioni parassitologiche.
Per questo motivo il nostro centro usa scale di valutazione totalmente differenti e molto più stabili e lineari.
Ad esempio il primo metro di classificazione è la presenza inconfutabile del parassita nel midollo, il secondo la compromissione del sistema infiammatorio, il terzo il suo equilibrio, il quarto la carica parassitaria midollare.
1. Presenza inconfutabile del parassita nel midollo
Perché il midollo? Perché ricercare il parassita?
Il midollo è un organo immunotollerante verso il parassita leishmania, quindi ne permette la stabulazione e la replicazione senza o con poche interferenze. Qui infatti il parassita, che viene contrastato quasi in tutti i tessuti, ha possibilità di svilupparsi senza grosse resistenze. Per questo, nel giro di qualche settimana dall’infezione primaria, si annida e si sviluppa.
Il midollo è quindi il posto migliore dove cercarlo. Se c’è, entro uno o due mesi riapparirà anche dopo la cura.
Nota importante: se riappare dopo anni, valutate la possibilità di una reinfezione. È poco probabile che il parassita rimanga silente a lungo in questo organo, perché è il suo pabulum ideale. È come lasciare un infestante in un terreno concimato: nel giro di qualche mese ricoprirà tutto il territorio a sua disposizione.
Perché ricercare il parassita?
Il 50% dei pazienti positivi al titolo anticorpale, in realtà, non hanno mai avuto l’infezione.
Uno studio condotto da Zanette et al. (2014) ha valutato la cross-reattività sierologica tra Leishmania spp. e altri patogeni canini come Ehrlichia canis, Babesia canis, Toxoplasma gondii, Neospora caninum e Trypanosoma cruzi. Quasi la metà dei campioni positivi a questi patogeni è risultata positiva anche per leishmaniosi con almeno un test sierologico (ELISA, IFAT, rapido), evidenziando come la presenza di altre infezioni possa condurre a falsi positivi nei test per la leishmaniosi.
Alla stessa conclusione sono arrivati altri ricercatori.
Ad esempio, una review del 2007 conferma che i cani infettati da Leishmania braziliensis possono risultare sierologicamente positivi (IFAT) anche nei confronti di altri parassiti protozoari come Trypanosoma cruzi, soprattutto in aree endemiche per entrambe le infezioni. Questo tipo di cross-reattività sierologica rappresenta una criticità per la diagnosi affidabile della leishmaniosi canina in contesti tropicali.
Alla stessa conclusione è arrivato anche il nostro centro, con più cross-reattività per Babesia e Rickettsia spp., vista la maggiore diffusione di queste infezioni sul nostro territorio.
Oltre a questo, la sintomatologia legata alla risposta immunitaria anomala è molto simile, quindi le malattie possono essere confuse.
Infatti anche Babesia ed alcune forme di Rickettsia modificano la risposta cutanea, danno dermatiti e alterazioni dell’elettroforesi sierica molto simili a quelle della leishmaniosi cutanea.
2. Compromissione del sistema infiammatorio
Il sistema immunitario è il fulcro sia della malattia che della guarigione: uno squilibrio accelera la comparsa dei sintomi e ne rallenta la risoluzione. È quindi fondamentale indagare la risposta di questo sistema e interpretare i dati con esperienza.
Nei pannelli di screening è importante introdurre:
ferritina
IgG
IgM
IgA
aptoglobina
TIBC
UIBC
E farsi guidare da un esperto per l’interpretazione e la correzione dello squilibrio.
3. Equilibrio
Stiamo studiando da diversi anni il corretto rapporto delle cellule CD4/CD8 e abbiamo oggi un modello interpretativo che ci permette di chiarire alcune risposte differenti fra i vari pazienti e determinare, con un buon grado di predizione, la risposta alle terapie.
4. Carica parassitaria del midollo
Alcune cariche dimostrano una intolleranza importante all’infezione oppure una infezione recente, mentre altre cariche dimostrano vecchie infezioni o, contestualmente, grave immunotolleranza.
Questo è fondamentale per studiare una terapia mirata che vada oltre i 28 giorni canonici di glucantime o miltefosina e permetta l’introduzione di altre strategie volte a raggiungere l’ambito traguardo della negatività midollare permanente.